Repertoire

for piano and orchestra

JOHN ADAMS
Century Rolls (2005)
Grand Pianola Music
Must the Devil Have All the Good Tunes?

CLAUDIO AMBROSINI
Plurimo per 2 pf. e orchestra *

FRANCESCO ANTONIONI
Tre Notturni Diatonici per pianoforte e archi*

JOHANN SEBASTIAN BACH
Concerto in re min. BWV 1042

LOUIS W. BALLARD-BRENT MICHAEL DAVIDS
Indiana Concerto *

SAMUEL BARBER
Concerto op. 38

BÉLA BARTÓK
Concerto n. 1
Concerto n. 3

Concerto for 2 pianos, percussions and orchestra

LUDWIG VAN BEETHOVEN
Concerto n. 2 op. 19
Concerto n. 4 op. 58
Concerto op. 61 in re (trascr. dal Concerto per violino)
Fantasia-Corale op. 80 in do

LEONARD BERNSTEIN
The Age of Anxiety (Symphony n. 2)

CARLO BOCCADORO
Achrome (scritto per E. Arciuli) *

JOHANNES BRAHMS
Concerto n. 1

JOHN CAGE
Concerto for Prepared Piano and Chamber Orchestra

NICOLA CAMPOGRANDE
Urban Gardens (per E.Arciuli) *

MAURO CARDI
Parafrasi L per pianoforte e banda (per E.Arciuli) *

ELLIOTT CARTER
Dialogues

ALFREDO CASELLA
Partita
A notte alta

MICHELE DALL’ONGARO
Concerto n. 1 “Il trionfo del tempo e del disinganno”
Primavera per pianoforte e archi
Concerto n. 2 per pf. e archi *

MICHAEL DAUGHERTY
Le Tombeau de Liberace
Deus Ex Machina

MANUEL DE FALLA
Noches en los jardines de España

FILIPPO DEL CORNO
Not in my name (scritto per E. Arciuli) *

LUDOVICO EINAUDI
Domino – Concerto per pianoforte e orchestra (2015)

LORENZO FERRERO
Triplo Concerto per pianoforte, violino, violoncello e orchestra
Concerto (scritto per E. Arciuli) *

LUCA FRANCESCONI
Macchine in Eco per 2 pf. e orchestra

CÉSAR FRANCK
Les Djinns
Variazioni Sinfoniche

GEORGE GERSHWIN
Concert in F

PHILIP GLASS
Tirol Concert for Piano and Strings

EDWARD GRIEG
Piano Concerto in La minore

LOU HARRISON
Piano Concerto (1983/85)

FRANZ JOSEPH HAYDN
Concerto per organo o clav. in Fa Hob XVIII:7

MARY JEAN LEACH
Piano Concerto for Emanuele *

BRUNO MADERNA
Concerto

ANN MILLIKAN
Ballad Nocturne (2009)for E. Arciuli *

WOLFGANG A. MOZART
Concerto in re K175
Concerto in mi b K271
Concerto-Rondo in re K382
Concerto in fa K459
Concerto in do K467

MARLOS NOBRE
Concertante do Imaginario

MICHAEL NYMAN
Concerto n. 1
Concerto n. 2 (per E. Arciuli) *

NARONG PRANGCHAROEN
Luminary

ILDEBRANDO PIZZETTI
Canti della stagione alta

CLAUDIO RASTELLI
Lemme per pf. e archi *

MAURICE RAVEL
Concerto in sol

MARGA RICHTER
Piano Concerto

PAOLO ROTILI
2 CH per pianoforte e banda (per E. Arciuli) *

HUANG RUO
Unscrolled (per E. Arciuli)*

CAMILLE SAINT SAENS
Carnival des Animaux

SILVESTRO SASSO
Concerto

GIACINTO SCELSI
Concertino *

ALFRED SCHNITTKE
Concerto for Piano and Strings

ARNOLD SCHOENBERG
Ode to Napoleon Bonaparte

Concerto op. 42

ERWIN SCHULHOFF
Concerto per pianoforte e piccola orchestra

DIMITRI SHOSTAKOVIC
Concerto n.2

BERNADETTE SPEACH
Embrace the Universe per pf. vla mezzosoprano coro e orchestra

IGOR STRAWINSKIJ
Capriccio

* Eseguito in Prima Mondiale (World Premiere)

piano recitals

Recitals 2019-22

1)Chansons/Songs

Edward Grieg: Six Lyric Pieces (Aria, Oisillons, Erotik, Alla Primavera, Vision, Giorno di Nozze a Troldhaugen)
Heitor Villa Lobos: A Llenda do Caboclo
Earl Wild: Grand Fantasy on Porgy and Bess by George Gershwin
***
Nico Muhly: Quiet Music (da Three Etudes)
Radiohead/arr.O’Riley: Black Star
Fred Hersch: Little Midnight Nocturne
Billy Strayhorn: Lotus Blossom  (arr.F.Hersch)
Radiohead: Exit Music for a Movie
Frederic Rzewski: Winnsboro Cotton Mill Blues

La canzone è un genere non immediatamente accostabile al pianoforte, ma sono numerosi i compositori – soprattutto dall’Ottocento in poi – che hanno coniugato l’idea di vocalità e la sonorità del pianoforte. Così, in questo recital, abbiamo una carrellata di autori molto differenti fra loro, ma tutti impegnati a far “cantare” il pianoforte. Si parte da sei brevi brani tratti dalla celebre collezione di Pezzi Lirici di Edward Grieg, alcuni dei quali di sorprendente modernità armonica; si prosegue con una meravigliosa canzone brasiliana di Villa Lobos, per concludere la prima parte con la virtuosistica fantasia di Earl Wild su Porgy and Bess di Gershwin. Nella seconda parte ci si sposta in una dimensione di più stringente contemporaneità, con Nico Muhly, fra i massimi compositori americani di oggi, due belle canzoni dei Radiohead (trascritte da Christopher O’Riley e già divenute un classico), due pagine di sapore jazzy (una composta da Fred Hersch per Emanuele Arciuli, l’altra trascritta dallo stesso Hersch partendo da una song di Billy Strayhorn); si conclude con il brano forse più celebre di Frederic Rzewski, Winnsboro Cotton Mill Blues, che – al percussivismo di clusters che evocano le macchine dei cotonifici americani – unisce un blues di poetica cantabilità.

2) “Voiles”

Debussy: Suite Bergamasque
Rota: 8 Preludi
Poulenc: Trois Pieces
*****
Debussy: Preludes (Ier livre)

Un programma francese, con una bella pagina giovanile di Debussy, la Suite Bergamasque, ad aprire un recital che prosegue con Nino Rota, italianissimo ma imbevuto di cultura francese, per la frequentazione con tanti compositori francesi e per una istintiva adesione a stilemi e colori che ricordano spesso Poulenc. E proprio con i Troi Pieces di Poulenc si conclde la prima parte. Sono tre piccoli capolavori misconosciuti, ma ricchi di spunti meravigliosi. Il primo libro dei Preludi di Debussy completa il recital.

3) All’aria aperta

Schumann: Gesänge der Frühe op.133
Crumb Eine Kleine Mitternachtmusik
*****
F.Busoni: Indianishes Tagebuch
Garland: Walk in Beauty
Bartók: Im Freien

È importante accostare la musica di epoche diverse, e soprattutto creare connessioni e relazioni fra l’Ottocento e la contemporaneità, anche per consentire al pubblico di percepire la linea di continuità nella ricerca e nello sforzo creativo dei grandi compositori. Qui un programma “en plein air”, con gli stupefacenti Canti dell’Aurora di Schumann, ultima composizione pianistica del musicista tedesco, accostati alla piccola musica notturna di Crumb, un lavoro magistrale, ormai entrato in repertorio, e composto per Emanuele Arciuli. Busoni rivela, infine, ulteriori spunti di modernità, ed è qui accostato alla splendida suite di Bartók e alla sorprendente suite dell’americano Peter Garland, tra le voci più significative del post minimalismo, e – come l’opera di Busoni – ispirata ai nativi americani.

4) Beethoven

Beethoven: Bagatelle op.33 (selezione)
Beethoven: Sonata op.110
***
Beethoven: Variazioni op.34
Beethoven: Sonata op.111

5) Espressionismi e oltre

Schoenberg: Sei piccoli pezzi op.19
Haydn: Andante e Variazioni
Liszt: Tre ritratti storici ungheresi
Berg: Sonata op.1
***
Ives: Concord-Sonata

Un programma che unisce l’espressionismo di Schoenberg e Berg con l’espressione più profetica e visionaria di Haydn e le suggestive e modernissime pagine dell’ultimo Liszt. Completa il programma la monumentale Sonata Concord-Massachussets di Charles Ives, composta negli anni in cui Berg e Schoenberg scrivevano i loro capolavori, e – in qualche modo – coté americano dell’espressionismo, inteso come stravolgimento di forme, esasperazione del clima espressivo e capacità visionaria e immaginifica.

piano recitals americani

American Recitals

1) Five Keyboards! (America in Black and White)

Harpsichord, Piano, Prepared Piano, Electric and Microtonal Piano, Toy piano (with Electronic)

John Adams: China Gates (piano) 5’
Lou Harrison: Sonata n.6 (harspichord) 2’
John Cage: Suite (Toy Piano) 5’
John Cage: The Perilous Night per pianoforte preparato  15’
*******
Philip Glass: Etude n.2 7’) piano
Kyle Gann: Fractured Paradise keyboard sampler  5’
Julia Wolfe: East Broadway toy piano and tape  4’
Harold Budd: Children on the Hill electric piano and harmonizer 4’
Alan Hovhaness: Dark River and Distant Bell harpsichord 4’
Frederic Rzewski: Winnsboro Cotton Mill Blues piano 10’

Un programma unico, nel suo genere, che si avvale di ben cinque tastiere, elettronica (con il support di un sound technician) e consiste in un vero e proprio viaggio nella musica Americana più avvincente, con una tavolozza timbrica sorprendente. Un concerto entusiasmante, che guida il pubblico alla scoperta di musiche belle, immediate e mai scontate.

2) American Masterpieces

  1. Ives: Concord Sonata 50’
  2. Adams: Phrygian Gates 24’

Semplicemente, due dei maggiori capolavori della musica pianistica del Novecento. Non solo americana. La Concord di Ives è una composizione di raro ascolto, di estremo impegno esecutivo, di enorme impatto sul pubblico, come – del resto – il grande affresco minimalista di Adams.

3) Jazz and Beyond – Around Midnight

Chick Corea: Children’s Songs (excerpts) 12’ (or Talib Rasul Hakim: Sound Gone)
Leonard Bernstein: Anniversaries (selection)
Carla Bley: Romantic Notions (excerpts) 7’ or Mason Bates: White Lies for Lomax
Arthur Cunningham: Harlem Suite (excerpts) 10’
***
George Crumb: Eine Kleine Mitternachtmusik 19’
‘Round Midnight Variations, composed for E.Arciuli – excerpts  16-18’
Theme
Variation (F.Rzewski)
A Gloss on Round Midnight (M.Babbitt)
Little Midnight Nocturne (F.Hersch)
Variation (M.Torke)
11’59’’ (think of M.Davis playing in F monor) (W.Bolcom)
Monk in the Kitchen (M.Daugherty)

Il jazz, nelle sue infinite declinazioni, è parte imprescindibile dell’identità musicale Americana. In questo recital ci sono brani scritti da jazzisti di fama mondiale (Carla Bley, Chick Corea, Fred Hersch), come pure opere di grandi classici americani e la sorprendente Harlem Suite di Cunningham, uno dei massimi autori neri americani, pagina di grande intensità per cogliere un elemento essenziale del “ vernacolo” americano. Nella seconda parte una selezione del fortunato ciclo ‘Round Midnight scritto, nel 2001-2, per E.Arciuli da alcuni fra i massimi autori americani. Un recital di grande interesse, e di assoluta novità.

4) Adams/Rzewski/Crumb

John Adams: China Gates  6’
George Crumb: Eine Kleine Mitternachtmusik (composed for E.Arciuli)  20’
Frederic Rzewski: Piano Piece n.4  7’ (o Winnsboro Cotton Mill Blues 9’)
John Adams: American Berserk
George Crumb: Processional  9’
John Adams: Phrygian Gates  25’

Un omaggio a tre dei compositori americani più importanti per il pianoforte del Novecento. Pagine di straordinaria intensità, di grande virtuosismo, di stupefacente potenza espressiva. Il concerto contiene, fra l’altro, l’integrale pianistica di Adams.

5) American Ballads and Variations

John Corigliano: Variations on an Ostinato
Roy Harris: American Ballads (The Streets of Laredo, The Wayfaring Stranger, The Bird, Black is the Color, Cod Liver Ile) 12’
Judd Greenstein: First Ballade  8’
Curtis Cacioppo: Armed and Dangerous (Variations on l’Homme Armè) for E.Arciuli
Frederic Rzewski: Four North American Ballads 35’ (or a selection of 2: Down by the Riverside and Winnsboro Cotton Mill Blues  16)

Le Ballad sono un genere che connota la musica americana. Qui Roy Harris e Rzewski si confrontano con il grande patrimonio popolare yankee trasfigurandolo alla luce della loro straordinaria personalità. Greenstein ci propone una Ballade che, oltre alle ballad americane, ammicca alle ballate di Chopin. Con Corigliano e Cacioppo, infine, ci troviamo di fronte a pagine visionarie e virtuosistiche che evocano musiche della tradizione europea (la Settima di Beethoven e l’Homme Armé), in un recital coerente, complesso e bellissimo.

6) Native Spirit (music composed by Native American Composers or Inspired to)

Louis W Ballard: Four Native American Piano Preludes  6’
Barbara Croall: Inscription Rock 6’ (for E.Arciuli)
Raven Chacon: Ni’lchi Shadahi Nalaghali (with electronics) 7’ (for E.Arciuli)
Connor Chee: Navajo Vocable 3’
Kyle Gann: Earth Preserving Chants (for E.Arciuli) 10’
Peter Garland: Walk in Beauty  13’
Huang Ruo: Red Rain (for E.Arciuli)  9’
John Luther Adams: Tukiliit (for E.Arciuli) 5’
Morton Subotnick: Falling Leaves (for E.Arciuli) 8’
Michael Daugherty: Buffalo Dances  (for E.Arciuli)  5’
Martin Bresnick: Ishi’s Song (for E.Arciuli) 9’

Un programma assolutamente UNICO nel suo genere, composto da opere scritte da compositori nativi americani (alcune espressamente per Emanuele Arciuli) e da compositori americani non nativi, ma ispirate a lavori pittorici di artisti Nativi Americani.
La varietà estrema degli stili, delle scritture e degli approcci consente, tra l’altro, di verificare l’estrema varietà della musica americana di oggi.

7) The New Generations – from Derek Bermel to Missy Mazzoli

Music by Judd Greenstein Mason Bates, Andy Akiyo, Missy Mazzoli, Chris Cerrone, Derek Bermel, Huang Ruo, Nico Muhly etc.

Come si scrive in America oggi? Una carrellata (peraltro costantemente “in progress”) consente un’idea – se non esaustiva – assai articolata della scena attuale, delle giovani generazioni. Una scena di incredibile vitalità e ricchezza artistica.

8) American Mavericks

Kyle Gann, Janice Giteck, James Tenney, Carl Ruggles, Ruth Crawford Seeger, George Crumb, Orlando Garcia, Morton Feldman, Lou Harrison etc.

Ci sono formidaili compositori americani che non appartengono al mainstream, ma hanno sfidato convenzioni e accademie. Dalle generazioni del Novecento storico (Ruggles, Seeger),alla generazione di mezzo (Feldman, Crumb, Tenney, Harrison), fino al postminimalismo di Giteck, Gann, Garcia etc. Una continua scoperta di tesori.

9) Duckworth – Glass

Preludes/Etudes

Una  scelta dei più belli e significativi fra gli studi di Glass e i Time Curve Preludes di Duckworth, compositore scandalosamente sottovalutato. Un programma che rappresenta una epitome del postmininalismo.

****molti altri programmi americani sono possibili, a richiesta

Altri progetti

Duo con Sonia Bergamasco, attrice e recitante

  1. Enoch Arden – melologo di Richard Strauss su testi di Alfred Tennyson
  2. Metafisica dei Tubi – melologo di Nicola Campogrande su testi di Amelie Nothomb

Duo pianistico con Andrea Rebaudengo:

1. Novecento
George Gershwin: Ouverture Cubana
Igor Strawinsky: Concerto for two pianos
***
Claude Debussy: En blanc et noir
Leonard Bernstein: West Side Story – Symphonic Dances (oppure Michael Nyman: Water Dances)

2. Mantra
Karlheinz Stockhausen: Mantra per due pianoforti e modulatori ad anello

USA

Timo Andres: Out of Shape – Antennae (from Shy and Mighty)
John Adams: Allelujah Junction
***
David Lang: Orpheus Over and Under
John Luther Adams: Dark Waves (con elettronica) oppure George Crumb: Otherwordly Resonances
Frederic Rzewski: Winnsboro Cotton Mill Blues

Kandinski Il suono del colore. Intorno a Vassilij Kandinskij

CLAUDE DEBUSSY En blanc et noir, Tre capricci per due pianoforti
IGOR STRAVINSKY Concerto per due pianoforti
THOMAS DE HARTMANN estratti da “Rituals of a Sufi Order”
ARNOLD SCHÖNBERG da Cinque Pezzi per orchestra, op. 16 (trascrizione per due pianoforti di Anton Webern): Farben
ALEKSANDER SKRJABIN Prometeo, Il poema del fuoco
(trascrizione per due pianoforti di Leonid Sabaneev)

Michael Nyman – Complete works for 2 pianos